I missionari

Missione di Tuuru in Kenya
Don Fiorenzo Crameri è presente in Kenya nella missione di Tuuru (Meru County), dal 21.11.1977 ed è attualmente responsabile per la gestione della scuola Cottolengo e degli aspiranti seminaristi.
Tuuru è a circa 320 km a nord est dalla capitale Nairobi, nell’ “Igembe Sub-County”. È una regione molto estesa su un’ampia zona ondulata vulcanica, ai piedi delle colline Nyambeni, situata ai piedi della catena montuosa del Monte Kenya, a circa 1800 metri di altitudine.
La popolazione del “Sub-County Igembe Central” è di circa 200’000 abitanti. Il reddito principale proviene dalla miraa (kath) che è una droga esportata specialmente nei paesi arabi.
L’agricoltura (coltivazione di mais, fagioli, patate …) è l’attività primaria lasciata soprattutto alle fatiche delle donne. Pur avendo poche risorse, la popolazione è desiderosa di miglioramento e disponibile a collaborare per il proprio sviluppo.
La situazione sanitaria e igienica è precaria. Le malattie più diffuse sono la malaria, il tifo, l’HIV, le broncopolmoniti, le infezioni intestinali, la tubercolosi, le anemie, le infezioni cutanee ecc. e sono conseguenza di malnutrizione, analfabetismo e carenza di cure adeguate.
La “Cottolengo Tuuru Mission» è un Centro di servizi sanitari, riabilitativi, educativi, sociali, assistenziali e pastorali rivolti alla popolazione povera di tutto l’Ingembe Sub-County e comprende:
Una scuola primaria e secondaria per circa 1100 bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, di cui la metà con vitto e alloggio (“Boarding”).
Un “Health Center” che include un dispensario, un pronto soccorso, un laboratorio d’analisi, una farmacia, un reparto maternità e un pronto intervento per bambini malnutriti. Oltre alle prestazioni ambulatoriali offre un ristretto numero di posti letto per casi gravi. Nel dispensario vengono effettuati esami di laboratorio, visite mediche, medicazioni da ustioni, tagli o ferite provocati da incidenti, distribuzione di farmaci, somministrazione di vaccini ecc. Assicura alle donne partorienti l’assistenza sanitaria ed educativa prima del parto e post parto (circa 26 posti letto).
Un “Home for Children” che comprende:
«La casa famiglia per disabili psico fisici o con disabilità cognitiva»
È un centro residenziale di assistenza socio-riabilitativa per bambini e ragazzi con deficit psichici e fisici. Include un servizio infermieristico e riabilitativo per periodi di degenza relativamente lunghi, una scuola materna, una scuola speciale, la fisioterapia e un laboratorio ortopedico con officina. Il centro accoglie ca. 90 bambini fra 1 e 10 anni. L’assistenza è garantita da suore Cottolenghine e collaboratori della regione.
« La casa di accoglienza per bimbi malnutriti»
Accoglie ca. 12 bambini ammalati causa malnutrizione, derivante da abbandono, da difficoltà finanziare e di gestione della mamma, come pure da povertà di cibo. Vengono curati con un programma nutrizionale specifico per circa 9/12 mesi e poi reinseriti nelle famiglie, dove continuano ad essere seguiti periodicamente con il programma “follow-up”.
La Parrocchia di Tuuru che è gestita dai sacerdoti Cottolenghini.
Un settore agricolo che include una stalla per l’allevamento di bestiame e diversi campi per la produzione di alimenti propri.
Missione di Nairobi in Kenya
La missione è gestita da Don Giusto Crameri, ivi presente dal 1.11.1973, supportato dalle suore Cottolenghine.
Il Cottolengo Centre di Nairobi si trova nella zona di Karen ed è nato nel 1994.
È una struttura specializzata per bambini/ragazzi affetti da HIV+/AIDS e ne ospita circa 80 dai 3 mesi ai 21 anni di età. Essi sono orfani o con genitori in condizioni di estremo disagio o malattia che impedisce loro di occuparsi dei figli.
I bambini/ragazzi sono suddivisi in piccoli gruppi per offrire loro un clima il più possibile familiare con obiettivi differenti a seconda dell’età:
- Da 0 a 3 anni la priorità principale è un programma di intensa alimentazione e cura igienica e farmacologica che in molti casi permette loro di recuperare la negatività e di tornare guariti alla comunità sociale di provenienza.
- Per i più grandi che non si sono negativizzati, la priorità è un programma che permetta al bambino di essere seguito nella crescita e nell’educazione scolastica.
- Per i ragazzi che hanno terminato l’educazione scolare di base, la priorità è il conseguimento di studi superiori e/o l’affiancamento per un inserimento progressivo e positivo nella società.
Lo spazio sanitario del centro comprende:
- Un ambulatorio di prima accoglienza per bambini HIV positivi
- Un ambulatorio per visite, dove medici specialisti seguono frequentemente i piccoli pazienti.
- Un magazzino farmaceutico ad uso interno: i farmaci forniti gratuitamente dallo stato keniota per la cura dell’HIV sono affiancati da farmaci e presidi medico-sanitari indispensabili per le patologie e le infezioni opportunistiche che molto spesso affiancano l’immunodeficienza acquisita, che necessitano di cure apposite non coperte altrimenti.
Per garantire la disinfezione del materiale di comune utilizzo, è fondamentale avere pure a disposizione disinfettanti e detergenti appositi. Tale approvvigionamento è difficile e molto costoso, come anche l’acquisizione dei farmaci e di cure mediche non coperte dallo stato.


Missione di Esmeraldas
Monsignor Antonio Crameri ha iniziato il suo operato in Ecuador, ad Esmeraldas, in qualità di missionario Cottolenghino, il 2.11.2001.
Dal 21 novembre 2016 a febbraio 2020, ha gestito la missione di Flavio Alfaro con l’incarico di aprire una nuova presenza in questa zona rurale nel Manabì, che ha un centro con circa 8’000 abitanti e include 264 comunità di campo con circa 30 mila abitanti.
Nominato vescovo ausiliario il 20.12.2019 e consacrato il 29.02.2020, è stato mandato a Guayaquil fino a fine agosto 2021.
A partire dal 2 settembre 2021 è vescovo ad Esmeraldas. La gestione pastorale include 29 parrocchie e due centri pastorali, a cui si aggiungono 39 istituzioni educative. Uno degli obiettivi principali consiste nell’offrire ai giovani alternative alla strada della violenza.
Esmeraldas,la provincia verde sulla costa nord-occidentale dell’Ecuador, conta ca. 250’000 abitanti ed è il capoluogo della provincia (totale abitanti quasi 600’000). Qui risiede la più grande comunità nera dell’Ecuador e la povertà è palpabile. La vicinanza con la Colombia ne fa una realtà sfruttata dalla malavita della droga. La violenza è in netto aumento e le esigenze sono enormi.
I Cottolenghini (suore, fratelli, preti), sono in Ecuador dal 1988.
Le suore si dedicano prevalentemente al settore dell’educazione e della salute.
- La costruzione di un’ ”Unidad educativa”, permette di offrire una “Education basica” a circa 500 ragazze e ragazzi dall’asilo nido fino alla decima classe. A causa di un importante aumento della violenza gli alunni sono diminuiti in modo esponenziale (prima 800).
- Gestendo la “Fundaciòn Cottolengo” a Manta, oltre ad attività parrocchiali, offrono assistenza a malati terminali.
- Con la gestione della “Casa di passaggio” a Quito, facilitano gli arrivi e le uscite dal e verso il vecchio mondo dei missionari e di volontari. Garantiscono inoltre soggiorni per relax e visite mediche, essendo Esmeraldas molto deficitaria in questo ambito. Queste suore si dedicano pure ad attività assistenziali come visite agli ammalati ed esigenze della parrocchia.
I fratelli, si dedicano prevalentemente al settore dell’assistenza sociale e sanitaria.
- Inizialmente, nella Rivera del Rio Esmeraldas, si sono occupati dei “niños di strada”.
- Dagli anni 90 si occupano dell’assistenza agli anziani, offrendo il servizio “Esposo Bishara” a 42 “abuelitos” (nonni), a Tachina (10 min. da Esmeraldas). Dal 2002 al 2016 hanno pure gestito il centro geriatrico “Funtaman” a Manta, offrendo assistenza e cure a una sessantina di anziani.
I sacerdoti presenti si dedicano alla gestione della parrocchia di Flavio Alfaro.
Attualmente (2024) i religiosi Cottolenghini presenti in Ecuador sono 1 vescovo e 3 suore a Esmeraldas, 4 suore a Quito e 3 a Manta, 2 fratelli a Taquina e
2 sacerdoti a Flavio Alfaro.